Fe' descrivere dunque Omar, l'anno quindici dell'egira (636), nei registri o divani, come li chiamarono con voce persiana, da una parte le entrate pubbliche, dall'altra tutti i Musulmani. L'ordine della lista fu che la schiatta di Adnân, donde nacque il Profeta, fosse posta innanzi la schiatta di Kahtân; e nella prima i Koreisciti innanzi le altre tribů; e la casa di Hascem innanzi tutt'altra dei Koreisciti; senza eccezione, a favor del principe, il quale fattisi mostrare i ruoli che aveano steso, e trovandovisi il primo, "Non questo, disse, non questo io vi comandava: mettete Omar lŕ dove Iddio l'ha messo." Cosě la sua e le altre famiglie koreiscite preser grado secondo la consanguineitŕ che legavale a quella del Profeta; il rimanente delle tribů e parentele di Adnân, secondo l'anterioritŕ nel professare l'islamismo; e lo stesso nelle tribů di Kahtân. Tutti parteciparono delle entrate pubbliche, patrimonio comune dei Musulmani, secondo i precetti di Maometto, che poi rimasero lettera morta ne' libri di dritto, ma rigorosamente osservaronsi in quei primi tempi in una societŕ democratica e piena di fervore religioso. Inoltre č da considerare che sotto i califfi Abbassidi, e fors'anco prima sotto gli Omeiadi, noverandosi la popolazione musulmana a milioni, e sendo sparsa su la metŕ del mondo conosciuto, i divani divennero necessariamente ruoli di milizie e di impiegati, retribuiti piů o meno a piacer del padrone. Ma sotto Omar, potendo tuttavia contarsi i Musulmani a migliaia, tutti Arabi e soldati dell'islâm o famiglie de' soldati, il precetto con men difficoltŕ mandossi ad esecuzione.
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