Intanto, dalla tradizione, al par che dal linguaggio, parecchie tribù berbere sembrano senza dubbio d'origine semitica; ovvero, se tutta la gente berbera il sia, quelle sembran passate in Occidente in tempi men rimoti, talchè il dialetto loro abbia ritenuto molto più delle voci e forme semitiche. Il nome generico di Berberi par sia stato messo in uso la prima volta dagli Arabi, poichè fino ai tempi del conquisto loro la appellazione generale di coteste schiatta fu Mauri Barbari, come troviamo in Procopio; alla quale gli scrittori europei dei tempi più bassi ne aggiunsero altre, d'Affricani, e, con manifesto errore, di Punici, e fin anco Cartaginesi: oltrechè, ad accrescere la confusione, ricorre sempre negli scritti loro la indeterminata appellazione di Saraceni. Tra coteste false denominazioni etniche de' popoli primitivi dell'Affrica, quella di Mori, ch'è più antica, ci è divenuta anco familiare ne' romanzi, ne' poemi, in architettura e financo nelle storie; ma io preferirò, come assai più determinata, la voce Berberi, alla quale si son attenuti giustamente i dotti. È parso ad alcuni eruditi d'Europa che gli Arabi abbian tolto di peso tal voce dalla latina Barbari; e al contrario gli scrittori arabi traggono la etimologia dal loro vocabolo berber, che significa borbottare, e diconlo anche di parlare in gergo rozzo e straniero. Gli uni e gli altri credo si appongano al vero; poichè gli Arabi conquistatori dell'Affrica settentrionale tanto più agevolmente doveano adottare il nome che trovarono in uso tra i popoli inciviliti del paese, quanto avea significato nel loro proprio linguaggio, e il significato si confaceva appunto al caso.
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