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      Ma un novello capitano per nome Hanzala-ibn-Sefwân, ebbe tanta riputazione da unire gli Arabi; tanta fortuna o arte da guerreggiare nell'Affrica propria presso le colonie di sua schiatta, piuttosto che nel Maghreb. Dispersa parte delle forze nemiche in una prima battaglia e circondato dalle altre in Kairewân, armò i cittadini, accese in tutti il fervore religioso; passò una notte a pregare, e la dimane, spezzato il fodero della spada con migliori auspicii che O'kba-ibn-Nafi', uscì contro le miriadi dei Berberi. Li vinse ad Asnam, tre miglia discosto dalla città: la quale battaglia ricordossi tra le più strepitose dell'islamismo, e vi perirono, al dir dei cronisti, centottantamila Berberi; al certo uno spaventevole numero tra que' che caddero sul campo e gli uccisi di sangue freddo, com'eretici e barbari che vincendo non soleano dar quartiere (742).
      Con tal supremo sforzo la schiatta arabica ripigliò il dominio della provincia. Fu in punto di riperderlo in due altre vaste sollevazioni (757-771), senza, contar le minori; e lo mantenne col pondo di due novelli eserciti, l'un di quarantamila, l'altro di sessanta o secondo alcuni scrittori di novantamila uomini, che era il settimo venuto in Affrica nello spazio di novant'anni, contando per primo quello che perì con O'kba(209). Alfine la popolazione de' Musulmani orientali passata in Affrica tra cotesti travagli, le forti colonie poste in luoghi opportuni, e gli altri ordinamenti dei vincitori, prevennero i moti generali de' Berberi infino ai principii del decimo secolo; se non che alcune tribù berbere fondarono tre stati indipendenti, cioè: Fez nell'estremo occidente; sotto la dinastia araba degli Edrisiti (788); Segelmessa a mezzodì dell'Atlante, sotto i Midrariti, gente berbera (783); e Taiort (che scrivon anco Tahert e Tuggurt e oggi va nel Sahra dell'Algeria), sotto i Rostemidi, famiglia, come sembra, di origine persiana(210) (754). Le altre tribù sfogarono parteggiando nelle guerre civili degli Arabi; finchè, affievolita la costoro schiatta, gli indigeni rialzaron la testa e mutaron di nuovo lo stato politico dell'Affrica e del Maghreb, sì come ci occorrerà di dire nei libri seguenti.


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Storia dei musulmani in Sicilia
Volume primo
di Michele Amari
F. Le Monnier Firenze
1854 pagine 677

   





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