I loro accampamenti alla romana, dei quali dicemmo nel capitolo precedente, si fecero grosse cittŕ entro pochi anni; traendovi le famiglie dei guerrieri, famiglie naturali e fittizie ancora: di schiavi, liberti, affidati; e oltre i guerrieri venivano a fruir della vittoria officiali pubblici, giuristi, mercatanti, artigiani: gente arabica o nativa di regioni occupate anteriormente ed arabizzata per conversioni e clientele. Cosě con maravigliosa rapiditŕ si accrebbe la schiatta loro in Affrica dopo le ultime vittorie di Hassân-ibn-No'mân e sotto il governo di Musa. Oltre le colonie di Barca, Tripoli e altre sul golfo di Cabčs, ed oltre Kairewân, che fu maggiore di tutte, si vide sorger quella di Tunis ove si cominciň a scavare il porto; poi la popolazione arabica si estese verso ponente a Tanger, Telemsen e fors'anco Ceuta: e, domi tanto o quanto i Berberi, il progredimento ricominciň; il centro principale della provincia, il quale era l'odierno reame di Tunis, si circondň di piazze di frontiera a Belezma, Tobna e altre, che guardavano i nodi piů formidabili di popolazione berbera; e la schiatta arabica saldamente si afforzň verso la fine dell'ottavo secolo.
Vi comparve fin dai primi principii la ovvia distinzione di militari e cittadini. I primi chiamavansi collettivamente, come in ogni altra parte dell'impero, il giund; e talvolta questo nome si dava a ciascuna legione, divisione o brigata, come noi diremmo, talchč si trova adoperato in plurale presso gli scrittori arabi(211). Erano i guerrieri scritti nei ruoli; i quali, oltre la parte che loro tornava dal bottino, aveano uno stipendio che si togliea dai tributi posti su i popoli vinti e sopra una classe di terre dei Musulmani, e che pagavasi per lo piů assegnando al tal giund le entrate di tal provincia o distretto; la qual maniera di concessione gli Arabi chiamarono Iktâ', ossia scompartimento.
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