Con un'armatetta capitanata da Orifa, che al nome par anch'egli straniero, i Tessaracontarii liberarono dai Musulmani le isolette adiacenti; Creta non giŕ, ove la colonia si afforzň e crebbe. Seguitavano questi eventi verso l'ottocento venticinque di nostr'era(243). I Musulmani poi di Creta, su' quali regnň la dinastia di Abu-Hafs(244), sembra che partecipassero con le popolazioni affricane nelconquisto di Sicilia, e di certo furono principalissimi nella infestagione della Puglia e della Calabria per tutto il nono secolo: e per tal motivo ho voluto distendermi nei particolari della emigrazione loro dalla Spagna,
CAPITOLO VII.
Basta a gittare uno sguardo su la carta geografica per comprendere come, occupata l'Affrica propria dai Musulmani, la Sicilia fu involta in continua guerra. Dapprima servě di scala alle spedizioni con che il governo bizantino provossi a difendere l'Affrica: in fatto s'adunavano in Sicilia le armate che ripigliarono Barca del seicento ottantotto, e Cartagine del seicento novantasette, come abbiamo narrato. Ma stanco l'Impero a sě pochi sforzi, e sconfitta da Hassân-ibn-No'mân la terribile reina dei Berberi, i Musulmani incontanente ripigliarono l'assalto, con infestar le isole italiane. Principiarono da Cossira, ch'oggi s'addimanda Pantellaria; isoletta ferace, spaziosa, comoda di porti, e situata, come pila d'un ponte che dovesse congiungere la Sicilia e l'Affrica, a sessanta miglia dalla prima e quaranta dalla seconda. Perň Cossira fu, di tutti i tempi, luogo rinomato nelle guerre che si travagliarono tra i due paesi.
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