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      Il movimento poi di questi popoli ammorzņ l'impeto degli Arabi contro la Sicilia. L'isola fu assalita il settecentoventisette da Biscir-ibn-Sefwān della tribł di Kelb, capitano d'Affrica, il quale tornņ con gran copia di prigioni(257); ma par trattasse col governatore bizantino un accordo che poi non si fermņ, o non si osservņ(258). Venuto a morte Biscir, e succedutogli 'Obeida-ibn-Abd-er-Rahmān della tribł di Soleim, tentava la Sicilia con parecchie spedizioni. L'anno medesimo ch'ei capitņ in Affrica, che fu il centodieci dell'egira (15 aprile 728 a 3 aprile 729), mandņ in corso con l'armata un Othman-ibn-abi-Obeida; il quale sbarcato in Sicilia spiccava una schiera di settecento uomini, condotta dal proprio fratello Habīb; e questi, scontratosi col patrizio bizantino, lo ruppe e messe in fuga. Onde 'Obeida, con maggior disegno, l'anno appresso (4 aprile 729 a 24 marzo 730), allestiva centottanta barche, e inviavale a dirittura in Sicilia con Mostanīr-ibn-Habhāb; il quale per incapacitą o sventura frustrņ le speranze del capitano d'Affrica. Posto l'assedio ad alcuna cittą, tanto aspettņ che sopravvenne l'inverno; e allora, partitosi con prosperi venti, ma assalito da una tempesta nel tragitto, perdč per naufragio tutta l'armata, da diciassette barche all'infuori; in una delle quali egli stesso approdava a Tripoli. Il che risapendo 'Obeida, volle dare, dice il suo biografo, un gastigo a Mostanīr e uno esempio agli altri. Commise a Iezīd-ibn-Moslim, governatore di Tripoli, di mandargli incatenato sotto buona scorta il condottiero che avea fatto perire per oscitanza i Musulmani; e avutolo in Kairewān, lo fece frustare sopra un'asina per la cittą; poi per lungo tempo vergheggiarlo ogni settimana; e sģ il tenne in prigione finch'ei resse la provincia(259). Thābit-ibn-Hathīm di Ordūnn in Siria nel centododici (25 marzo 730 a 13 marzo 731), e Abd-el-Melik-ibn-Katan nel quattordici (2 marzo 732 a 19 febbraio 733), vennero anco a far bottino e prigioni in Sicilia, e salvi se ne tornarono in Affrica; al par che Abd-Allah-ibn-Ziād, che infestņ il quattordici stesso la Sardegna.


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Storia dei musulmani in Sicilia
Volume primo
di Michele Amari
F. Le Monnier Firenze
1854 pagine 677

   





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