Di più, questi era stato tenuto nel palagio del patrizio in custodia d'un segretario; guardato a vista quasi parlamentario ch'entri in una fortezza assediata. Tant'oltre andavano i sospetti o i disegni del patrizio, ch'ei ragionando con l'uom del papa in ottobre, non raccontava altrimenti i fatti di Costantinopoli del luglio, che con dire chiuso in un monastero Michele Rangabe, senza far motto del successore(286); e che infino a mezzo novembre par che Gregorio si sforzasse a dissimulare al papa il mutamento di signoria assodato già nella capitale(287). Da cotesti indizii non si può ritrarre se il patrizio evitasse di rispondere a Carlomagno per osservare alcuna formalità diplomatica del tempo, per eludere qualche domanda che gli recava disagio, ovvero per differire a riconoscere la esaltazione di Leone l'Armeno, sperando, sia che il Rangabe risalisse sul trono, sia che ei medesimo favorito dall'esercito di Sicilia potesse tentar novità. Ciò che di certo si vede è la importanza dell'uficio di stratego e patrizio di Sicilia in questo tempo, e la scherma di astuzie con che combatteva contro il pontefice di Roma: bizantino contro papalino, proprio maestri di buona scuola!
Morto di lì a poco Carlomagno (gennaio 814), e dopo due anni anco papa Leone Terzo, e raccesa da Leone Armeno la lite delle immagini (815), avrebbe potuto per avventura la Sicilia fare scala al racquisto dei territorii perduti dall'Impero di Costantinopoli nell'Italia meridionale. Le relazioni dell'isola con quella regione di terraferma avrebbero favorito il disegno; poichè par che fossero rese più frequenti e amichevoli dall'interesse comune dei popoli.
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