Ne mandava anco la Spagna, che obbediva ad altra dinastia. Così la Sardegna e la Corsica furono assalite or dagli Affricani or dalli Spagnuoli (806-821); ancorchè i Musulmani sovente facessero mala prova, non potendo congiugnere le armi loro per la nimistà ch'era tra Omeîadi, Edrisiti e Aghlabiti, e dovendo combattere contro povera e fiera gente, e contro le forze navali italiane, che a quando a quando vi mandava Carlomagno(370). Così anco furono infestati, com'e'pare, dai sudditi degli Edrisiti, i territorii che ubbidivano al patrizio di Sicilia.
Ma succeduto a Ibrahim il figliuolo Abu-'l-Abbâs, inaugurò la esaltazione con uno strepitoso armamento navale; gli appresti del quale non poteano rimanere occulti ai mercatanti cristiani d'Affrica, che solean dare avvisi in Sicilia. Dondechè, temendo per l'isola, Michele Primo imperatore spacciava da Costantinopoli parecchi spatarii ed un patrizio; il quale chiese invano rinforzi di navi ad Antimo duca di Napoli, ma n'ebbe da Amalfi e da Gaeta; talchè, con le navi di Sicilia, raccozzò un'armata da poter tenere in rispetto i Musulmani(371). Nel medesimo tempo, Carlomagno inviava Bernardo, figliuolo del figliuol suo Pipino, e un cugin suo per nome Walla, a capitanare l'esercito nel reame d'Italia, che si credea minacciato dall'armamento affricano e alsì dalli Spagnuoli. E veramente costoro riassaltavano (812-813) la Corsica; sconfitti al ritorno presso Majorca dal conte d'Ampurias, rifaceano l'armata; sbarcavano, dicono gli annali cristiani(372), a Nizza, indi a Civitavecchia.
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