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      Tra gli uomini grandi che producea l'islamismo in sua virtł, segnalavasi allora Abu-Abd-Allah-Ased-ibn-Forāt-ibn-Sinān, cadi della capitale, vecchio settuagenario. Oriundo di Nisapūr nel Khorassān, e perņ di sangue straniero, era cliente costui della tribł arabica dei Beni Soleim; era nato il centoquarantadue (759-60) ad Harrān in Mesopotamia; e 'l padre venendo con l'esercito dei Khorassaniti al racquisto dell'Affrica, l'avea recato bambino di due anni a Kairewān. Fatto soggiorno in quella cittą, e indi a Tunis, e divenuto colono, forse proprietario, Forāt avea potuto dare al figliuolo la dispendiosa educazione che s'apparteneva a giureconsulto. Donde Ased, studiato il Corano in Affrica, ripartģ a diciott'anni per l'Arabia; ascoltņ a Medina le lezioni di Malek-ibn-Anas, famoso tra i dottori principi dell'islamismo; e venuto quegli a morte, passņ in Irak appo i discepoli di Abu-Hanīfa; e compič poi gli studii sotto Ibn-Kāsim, onor della scuola di Malek in Egitto(414).
      Pieno la mente di quegli alti pensieri dei dottori orientali, fece ritorno Ased in Kairewān del settecento novantasette, e aprģ scuola di dritto leggendovi il Mowattā del primo suo maestro e un comento ch'ei par n'abbia fatto con la scorta d'Ibn-Kāsim; la quale opera, dal nome dell'autore, fu addimandata l'Asediģa. Crebbe la sua riputazione a tale, che in Affrica il tennero come dottore principe(415). Donde nei moti dell'aristocrazia contro Ibrahim-ibn-Aghlab (810-811), un capo per nome Amrān-ibn-Mogiāled cercņ di trarlo a sč con lusinghe, poi con minacce; ma Ased troncņ le pratiche rispondendo ai messaggieri di Amrān, che s'egli fosse ito al campo dei sollevati avrebbe gridato: "l'uccisore e l'ucciso cadranno entrambi nel fuoco eterno(416)." Da ciņ si vede che, al par degli altri giureconsulti d'Affrica, abborriva sģ la guerra civile, ma non parteggiava punto per Ibrahim.


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Storia dei musulmani in Sicilia
Volume primo
di Michele Amari
F. Le Monnier Firenze
1854 pagine 677

   





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