Sopraggiunse nella state dell'ottocento trenta il poderoso rinforzo aspettato dai Musulmani di Sicilia: trecento legni, dice un cronista(490), i quali, per piccioli che fossero, dovean portare da venti a trenta migliaia d'uomini, se prendiamo per misura la espedizione di Ased. Uomini diversi di schiatta, d'indole, di proponimento: Arabi e Berberi d'Affrica mandati da Ziadet-Allah a proseguire il conquisto(491): e maggior numero d'Arabi e Berberi e fors'anco antichi abitatori di Spagna, intenti solo a far correrie; capitanati da Asbagh e da altri condottieri, come il nota espressamente una cronica(492); tra i quali un'altra nomina Soleiman-ibn-'Afia da Tortosa(493). Gli Spagnuoli, che si doveano trovar assai male in arnese, diersi a saccheggiare, menar via prigioni che si vendean come ogni altro bottino, prender castella qua e lą per taglieggiarle e lasciarle: nč mossero all'aiuto di lor fratelli di Mineo, se prima il presidio non stipulņ che Asbagh avesse il supremo comando(494), e se non furono forniti di cavalli(495), forse dagli Affricani che teneano Mazara. Allora, occupate per via le fortezze che gli assicurassero la ritirata, Asbagh assalģ Teodoto sotto Mineo; lo ruppe e uccise; e gli avanzi dello esercito bizantino corsero a chiudersi in Castrogiovanni: la quale battaglia seguģ tra luglio e agosto dell'ottocento trenta(496). Asbagh, diroccata e arsa l'infausta Mineo, marciņ con tutto lo esercito sopra una cittą che il Baiān scrive Ghalūlia o Ghallūlia, e dalla somiglianza del nome e opportunitą del luogo parrebbe la Calloniana dell'Itinerario d'Antonino, posta nel sito attuale di Caltanissetta, o non lungi(497), in riva al Salso che taglia in due la Sicilia meridionale.
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