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      Ricinta da un braccio di mare e dalle lagune, la città che occupava il centro dell'attuale, tenne il fermo per un anno contro i Musulmani; poco o punto aiutandola l'imperatore Teofilo. Però i cittadini si consumarono in una memorabilissima difesa: che da settantamila che ve n'era al principio dell'assedio, verso la fine ne avanzarono manco di tremila, e gli altri tutti perirono, se è da stare alla testimonianza d'Ibn-el-Athîr. Che che ne sia delle cifre, tal tradizione prova la grande mortalità, aumentata al certo dalla pestilenza che da quattro anni serpeggiava in Sicilia. Alfine, correndo il mese di regeb del dugento sedici (13 agosto a 11 settembre 831), il governatore s'arrese, salve le persone e la roba(501): egli, il vescovo Luca, e que' pochi che poteano abbandonare il paese(502) senza morir di fame, se n'andarono via per mare: la popolazione del territorio fu assoggettata alla schiavitù, scrivea Giovanni Diacono di Napoli, forse alla condizione di dsimmi, o vogliam dire vassalli, senza lasciarsi ad alcuno il possesso di beni stabili(503). Nè è a dire se nel corso dell'assedio e dopo, quelle mescolate masnade di Musulmani commettessero guasti, violenze, eccidii in tutto il paese. Però la storia può accettare dalle leggende religiose il martirio del monaco San Filareto da Palermo e di parecchi altri, i quali, volendo rifuggirsi in Calabria quando il nemico occupò il territorio o la città, furon presi; messi all'alternativa di rinnegare o morire; e virtuosamente elessero la morte(504). Su questo fatto alcuni imaginaron lor novelle, e quel ch'è peggio fabbricaron lettere dei monaci Benedettini di Palermo dispersi dagli Infedeli(505). Fondato poi nel decimoquarto secolo, in un sito delizioso tra i monti che sovrastano alla città, il monastero benedettino di San Martino, il novello priore spacciò e scrisse essere stato quel suo chiostro edificato da San Gregorio, illustrato dalla pietà di antichi monaci e suore, e abbattuto da' perfidi Saraceni l'anno ottocento ventisette, quand'ei li credeva entrati in Palermo(506).


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Storia dei musulmani in Sicilia
Volume primo
di Michele Amari
F. Le Monnier Firenze
1854 pagine 677

   





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