E veramente le circostanze di coteste due fazioni non possono stare insieme; e disconvengono anco i tempi, dovendo porsi l'aiuto di Napoli l'ottocento trentasei, e il combattimento di Brindisi poco innanzi la morte di Sicardo(612).
Tra questa sconfitta e la morte, il tiranno beneventano ottenne singolar favore dal cielo, dicono i cronisti narrandoci tuttavia le orribilità sue: assassinii, stupri, tradimenti, ruberie, carnificine. Avendo appreso che la superstizione potesse far ammenda dei delitti, Sicardo mandava a cercare per ogni luogo ossami di santi; spesso a rubarne: e n'avea raccolto un tesoro, quando gli capitò alle mani una reliquia miracolosissima, s'altra mai ne fu. Le navi longobarde che giravan le isole dando la caccia ai Saraceni, l'ottocento trentotto, approdate a Lipari, trovaron bello ed intero il corpo di San Bartolommeo, che chiuso in uno avel di marmo era venuto a galla(613) dalle foci del Gange alle isole Eolie; dove riconosciuto, e come no? ebbe culto e altari, finchè i Musulmani non guastarono ogni cosa. In più lieve barca viaggiarono le reliquie da Lipari a Salerno, onde poi furono tramutate a Benevento(614). Barca, credo io, non del navilio di Sicardo, che o non n'ebbe mai, o non avrebbe osato mandarlo sì presso alla Sicilia; ma piuttosto dei mercatanti della costiera i quali venissero a trafficare coi Musulmani, prendere a baratto il bottino delle chiese, e vendere schiavi italiani(615). Perciò mi sembra notevole il fatto, e perciò l'ho ricordato.
Stanchi alfine di quella insolente tirannide, i cittadini di Benevento uccisero Sicardo (839); e, lasciato Siconolfo fratel suo nella prigione ove egli l'avea messo, esaltarono un Radelchi, ch'era dei primarii oficiali dello stato.
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