Lodovico tuttavia con quel pugno di allegri combattenti entrò in Bari, per forza d'armi, il due febbraio ottocento settantuno. Fecevi grande strage; dalla quale il Soldano campò, perchè afforzatosi entro una torre, si arrese al principe di Benevento, obbligato a lui, dicesi, per cagion della figliuola, ch'era stata già in man del Soldano, come ostaggio o prigione, e quegli l'avea guardato come figlia sua propria. Lodovico lasciò genti che stringessero Taranto e le altre castella dei Musulmani in Calabria; mandò a infestare il territorio di Napoli, dando voce di volere spezzata quella sacrilega amistà con gli Infedeli; e parlava di scendere tra non guari nelle Calabrie, di passare in Sicilia: il che vuol dire ch'ei si proponea di cogliere i frutti della vittoria, regnar di nome e di fatto nell'Italia meridionale(654).
Lo zelo contro i Saraceni male occultava cotesti intendimenti di Lodovico, compresi dai savii, evidenti anco al volgo, per la tracotanza dei baroni oltramontani; gli aggravii; il dispregiare i Longobardi testè loro compagni nella vittoria; la insolenza della stessa imperatrice, della quale si racconta, rinfacciasse alle nobili donne di Benevento che lor gente non sapea pur imbracciare lo scudo. Pertanto Lodovico, abbandonato dagli Italiani, non potè stringere altrimenti i Musulmani delle Calabrie. Dalle mormorazioni poi si passò alle trame. I principi di Benevento e di Salerno s'inteser tra loro e con Napoli; incoraggiandoli forse i capitani delle armatette bizantine; ed aizzandoli, come la voce pubblica portò, il Sultano prigione.
| |
Bari Soldano Benevento Soldano Taranto Musulmani Calabria Napoli Infedeli Calabrie Sicilia Italia Saraceni Lodovico Longobardi Benevento Lodovico Italiani Musulmani Calabrie Benevento Salerno Napoli Sultano Lodovico
|