Tanto egli č vero che questa ultima guerra era stata combattuta da milizie italiane, e la pių parte meridionali, di Spoleto, Capua, Salerno, Benevento, che Lodovico, dopo le fresche vittorie de' suoi, non potč nč anco pigliar vendetta sopra Adelchi, come che ne avesse gran voglia, e fosse ito ad assediare Benevento. Tornato addietro, dondolatosi in opere di pietā, moriva presso Brescia, di agosto ottocento settantacinque. Per lui non stette di cacciar d'Italia i Musulmani, e unire sotto lo scettro imperiale la penisola dalle Alpi allo Stretto; di che non si offerė occasione pių destra ad altro imperatore da Carlomagno a Federigo di Svevia. E veramente, al tempo di Lodovico, deboli appariscono pių che mai gli elementi politici dell'Italia: repubbliche di qualche momento sol due, Venezia e Napoli; i grandi feudatarii, in su dal Tevere, obbedienti; quei d'in gių, divisi; il papato, come stanco dello sforzo che avea fatto per arrivare alla dominazione temporale: e d'altronde il caso volle che nol reggesse in quel tempo nč un Adriano primo, nč un Ildebrando; e Leone IV, uom forte senza tracotanza, poco visse. Nč distoglieano Lodovico, come avvenne ad altri, le cose d'oltremonti: ei fu prode e costante in guerra; giusto anzi che no; uomo senza grandi vizii nč straordinarie virtų; capacitā mezzana in tutto. Perciō bastarono ad attraversargli quel disegno i principi dell'Italia meridionale, con le mene che ho ricordato, e i papi, ancorchč uomini mediocri anch'essi, con la forza dell'inerzia; ritraendosi che tra tanto pericolo dell'Italia e di Roma non profferissero mai sillaba per favorire la crociata di Lodovico.
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