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      Poscia, venuto un principe di schiatta aghlabita a domandare rinforzi per le colonie musulmane di Calabria, trasse gran gente di Agropoli e di Garigliano, e condusseli a Santa Severina(831), ove Niceforo Foca ne fe' macello, come abbiam detto.
      D'allora in poi quei due campi, scemati di possanza e di riputazione, recarono minor male al paese. Atanasio ora spingea qualche schiera di Agropoli a danno del principe di Salerno che si mantenne con aiuti bizantini(832); or mandava i Musulmani a osteggiare Capua(833). La repubblica di Gaeta ne ritenne ai suoi soldi cencinquanta; dei quali la più parte, andata con temeraria fazione a Teano contro duemila e cinquecento uomini capitanati da Landone(834), fu tagliata a pezzi, campando sol cinque persone(835). Guido duca di Spoleto assalì una volta il campo di Garigliano; ruppe una schiera ch'erane uscita a combattere(836); poi, congiunto ad Atenolfo(837), marciando da Spoleto a Capua, trovò alle Forche Caudine un Arran, fierissimo condottiero musulmano, con trecento soldati, e tutti li passò al taglio della spada (887). Morto Carlo il Calvo, e andato Guido in Lombardia (888), i Musulmani alla lor volta saccheggiavano il Ducato di Spoleto(838). Un'altra schiera, superati in uno scontro i Capuani, difilata ne andò sopra il monastero di San Martino in Marsico; ma trovò l'abate e i monaci in arme e a cavallo; fu respinta da loro, e poi sterminata dalle milizie di Atenolfo e Landolfo(839). Pochi anni appresso, veggiamo i Musulmani, padroni di Teano, respingere lo stratego bizantino Teofilatto, venuto da Bari(840). Veggiamo un'altra gualdana del Garigliano assediare il castel di Rocca Monte presso Nocera; e già ridurlo, per difetto di acque, quando una pioggia rinfrancò il presidio, il dì di San Vito, non sappiam di quale anno(841). L'ottocento ottantotto, Napoletani, Bizantini, e Musulmani erano spinti di nuovo da Atanasio sopra Capua: contro i quali uscito Atenolfo con le forze ausiliari di Aione principe di Benevento e con un'altra schiera di Musulmani, si combattè a Santo Carzio in quel d'Aversa; tra i Cristiani soli bensì, poichè i seguaci di Maometto dall'una e dall'altra parte si stettero(842). Non andò guari che fatta una pace da Atanasio con Capua, uniti insieme tutt'i condottieri musulmani assalivano a un tempo gli Stati di Napoli e di Salerno; uno stuolo loro, rotto da Guaiferio presso Nocera, parte mettea giù le armi, parte si disperdea tra le selve; un altro insieme coi Capuani andava a dare il guasto al territorio di Napoli(843). Chiamati poscia da Aione, che s'era spiccato dai Greci, andarono con esso a far levare l'assedio di Bari, ma furono rotti dal patrizio Costantino(844).


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Storia dei musulmani in Sicilia
Volume primo
di Michele Amari
F. Le Monnier Firenze
1854 pagine 677

   





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