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      Sarebbe lo stesso a dire che Giustiniano da Roma mandņ Belisario ad occupare Costantinopoli; e che Roma fu saccheggiata dalle genti del Bastardo di Borbone per comando di Filippo il Bello.
      (386) Ecco questo squarcio dell'opera geografica di Leone Africano sottoscritta di Roma, il 10 marzo 1526, ch'io copio su la edizione del Ramusio, tom, I, p. 69 verso. Detto che sotto la dinastia degli Aghlabiti Kairewān crebbe di grandezza e di popolo, Leone aggiunge che il signore del paese "fece fabbricare appresso un'altra cittą cui pose nome Recheda, nella quale habitava egli e i primieri della sua corte. In questo tempo fu presa Sicilia dalli suoi eserciti mandativi per mare con un capitano detto Halcama, il quale nella detta isola edificņ una piccola cittą per fortezza et sicurtą della sua persona, chiamandola dal suo nome, la quale vi č sin oggi chiamata dai Siciliani Halcama. Dapoi quest'Halcama fu quasi assediata dalli esserciti che vennero in soccorso di Sicilia; allora il signore di Cairoan mandņ un altro essercito pił grande con un valente capitano chiamato Ased, il quale rinfrescņ Halcama, et tutti si ridussero insieme et occuparono il resto delle terre che rimaseno." E Leone non ne dice altro.
      (387) Veggasi la notizia biografica che dą Leone Affricano dello Esseriph Essachali, com'ei chiama Edrisi. Presso Fabricio, Bibliotheca Gręca, tom. XIII, p. 278.
      (388) Belgia in arabico vuol dir crepuscolo sia mattutino sia vespertino. Su i nomi geografici ai quali accenno, si vegga il capo I del lib.


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Storia dei musulmani in Sicilia
Volume primo
di Michele Amari
F. Le Monnier Firenze
1854 pagine 677

   





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