La lezione f s tin potrebbe benissimo supporsi copiata dal nome di Fotino; perocchè la s, che v'ha di più, si confonde spesso nei MSS. con un frego di penna orizzontale che servisse di legatura tra due altre lettere. Ve n'ha infiniti esempii nei MSS., e molti nelle iscrizioni lapidari, e in quelle ricamate su drappi o rilevate su metalli.
(407) Il Ducange, Glossarium mediæ et infimæ græcitatis, spiega la voce Souda fossa sudibus munita, cioè fosso con palizzata. In Creta si addimandò Suda il luogo ove posero il primo campo i Musulmani. Da charax che significa lo stesso in greco antico, prese nome un vicin promontorio. I Musulmani chiamarono il campo loro, poi divenuto capitale, Khandak, che significa la stessa cosa.
(408) Quest'ultima frase è data dal solo Nowairi. M. Caussin de Perceval, padre, che il voltò in francese, e il Di Gregorio che lo ritradusse in latino, rendono quelle parole un des principaux patrices ed ex præcipuis inter patricios. Ma la voce del testo mokaddem significa precisamente "posto innanzi a tutt'altri" e indi "condottiero, capo di parte." La parola seguente dice "dei suoi patrizii" riferendosi il pronome relativo a Costantino. Pertanto mi par che si tratti certamente dei patrizii siciliani. Debbo avvertire che la costruzione grammaticale del testo lascia un po' dubbio se Eufemio fosse il caporione, ovvero uno dei caporioni.
(409) Ciò dal Nowairi. Il Caussin avvertì in nota che talvolta gli scrittori arabi avessero disegnato col nome di Alemanni gli Italiani; e allegò in esempio un passo di Abulfaragi, autore del XIII secolo.
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