Forse fu questa ricordanza che suggerì di dare 150,000 uomini al Palata, come se n'erano supposti 120,000 nell'esercito di Gregorio.
(451) La ritirata del vinto a Castrogiovanni è riferita dal Nowairi, presso Di Gregorio, Rerum Arabicarum, p. 5. Il rimanente da Nowairi stesso; Ibn-el-Athîr, MS. A, tomo I, fog. 123 recto; MS. C, tomo IV, fog, 191; Ibn-Khaldûn, Histoire de l'Afrique et de la Sicile, p. 106.
(452) Il solo Nowairi, l. c., indica il cammino tenuto dall'esercito musulmano pria che giugnesse ad Acri. Ei ne nomina due luoghi soli, il primo dei quali basta al proposito nostro, poichè si dice espressamente posto sul mare. E veramente il più breve e facile viaggio da Mazara a Siracusa corre lungo la marina fino a Terranova, e di là continua tra i monti quasi in linea retta. Secondo l'Itinerario d'Antonino, questo viaggio seguirebbe in parte il primo, e in parte il secondo dei sentieri di posta dei Romani tra Girgenti e Siracusa; l'uno dei quali costeggiava sempre il mare, e l'altro mai nol toccava. Il punto di ravvicinamento di questi sentieri era nelle poste di Plaga Calvisianis del primo, ed Hybla Haerea del secondo, situate l'una presso Terranova, e l'altra presso Chiaramonte; tra le quali due stazioni l'Itinerario non segna strada; ma v'ha oggi, e di certo non mancava al tempo dei Romani.
Determinata così con certezza la marcia di Ased, ci rimane a trovare i due punti di questa linea nominati dal cronista. Dell'uno ei dice che fu "la Chiesa di Eufemia, quella ch'è in sul mare.
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