Ei si chiamava Abu-Sa'îd-Abd-es-Selâm-ibn-Sa'îd, e gli diceano Sehnûn, per lode o ingiuria. Debbo avvertire che secondo la biografia di Mohammed-ibn-Sehnûn, questi nacque il 202 dell'egira (817); onde il combattimento suo con gli Italiani si dovrebbe supporre diverso da quello dell'828. Invece di raddoppiare questo fatto, mi par più naturale credere a uno sbaglio nella data della nascita di Mohammed. Pare che Mohammed-ibn-Sehnûn fosse officiale delle milizie, leggendosi in fine che da quel dì in poi montò sempre cavalli andando a far la ispezione.
(474) Il ribelle 'Amer-ibn-Nafi' si difese in Tunis fino alla sua morte, che seguì di giugno 829.
(475) Confrontinsi: Ibn-el-Athîr, MS. A, tomo I, fog. 123 verso, MS. C, tomo IV, fog. 191 verso; Ibn-Khaldûn, Histoire de l'Afrique et de la Sicile, p. 107; Nowairi, presso Di Gregorio, Rerum Arabicarum, p. 5, 6.
(476) Nell'originale "citta". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio].
(477) Leggenda della traslazione del corpo di Sant'Agrippina, epitome del martirio e canone acrostico, dei quali il Gaetani, Vitæ Sanctorum Siculorum, tomo I, p. 18 seg., diè le versioni latine, e i Bollandisti, Acta Sanctorum, mese di giugno, tomo IV, p. 458 seg., inserirono le versioni, col testo greco dell'epitome e del canone. Questi al giudizio dei Bollandisti furono scritti nel X o XI secolo in Sicilia. La critica degli stessi dotti editori ha tolto alcuni dubbi del Gaetani, correggendo il tempo del martirio di Agrippina, e mostrando che il supposto miracolo fosse operato contro i Musulmani e non contro gli Iconoclasti.
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