Comparando le quali testimonianze, e notando la fede che merita ciascuna, č evidente lo errore di tutti gli altri, fuorchč il Baiān, e Ibn-Abbār; e che Ibn-el-Athīr, seguķto da Ibn-Khaldūn, che il vero nome dapprima, e poi con troppa fretta ripetč lo errore altrui. Lo errore stava nel confondere i tre anni di governo di Mohammed-ibn-Abd-Allah (217 a 220), e i sedici di Ibrahim (220 a 236), e far dei due fratelli un solo personaggio che avesse retto la Sicilia per 19 anni.
      Chiarito or questo punto, rimarrebbe un sol dubbio, cioč se il padre di Ibrahim, chiamato Abd-Allah, fosse stato figliuolo di quell'Aghlab, dal quale prese nome la dinastia, ovvero del costui figliuolo Ibrahim primo principe d'Affrica; e perciņ se il governatore mandato in Sicilia il 220 fosse stato cugino germano di Ziadet-Allah, ovvero nipote, figliuolo cioč del fratello che avea regnato prima di lui. Rimane il dubbio, io dico, per lo nome di Ibn-Ibrahim che si legge in Ibn-Abbār, e ch'io ho scritto in corsivo nella citazione; ma come il MS. di Ibn-Abbār che ho sotto gli occhi č copia moderna e scorretta, cosģ io credo si debba sopprimere questo grado di genealogia, e stare al nome dato dal Baiān.
      (521) Baiān, tomo I, p. 98. La sola data dell'arrivo in Sicilia e il nome del nuovo governatore Abu-'l-Aghlab-ibn-Ibrahim-ibn-Abd-Allah leggonsi in Ibn-el-Athīr, MS. A, tomo I, fog. 124 verso, e Ibn-Khaldūn, Histoire de l'Afrique et de la Sicile, p. 109.
      (522) Baiān, l. c.
      (523) Nell'originale "harraka". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]