In ogni modo, sono avanzi che meritano molto studio, anche da chi vorrą conoscere la architettura dei tempi musulmani.
(560) Attesta ciņ il Nowairi, o per dir meglio il cronista ch'ei copiava, in un passo non ben letto da M. Caussin De Perceval, e pessimamente tradotto dal Di Gregorio, Rerum Arabicarum, p. 8: Tum ipsemet profectus fuit, ec. Perņ mi par bene dar una versione esatta di queste parole. Nowairi dice: "Ed egli (Abbās) or uscendo in persona, or mandando sue gualdane, straziņ, afflisse, e guastņ le popolazioni e territorii nemici; se non che talvolta comperavan da lui la pace con danari o schiavi."
(561) Veggasi qui appresso l'accordo di Kasr-Gedīd.
(562) Confrontinsi Ibn-el-Athīr, MS. A, tomo II, fog. 19 verso; e MS. C, tomo IV, fog. 215 verso; Baiān, tomo I, p. 104, 105, 106; Ibn-Khaldūn, Histoire de l'Afrique et la Sicile, p. 121, dove non parmi esatta la versione "et s'empara mźme du chāteau neuf de cette ville (Castrogiovanni)." Beladori, MS di Leyde,p. 275, porta nel califato di Motewakkel (an. 847 ad 861) la occupazione di Castrogiovanni e Gagliano, ch'egli scrive appunto come Edrisi; e son queste le due sole cittą prese in Sicilia, delle quali gli par doversi ricordare i nomi.
Or io credo che il Kasr-el-Hedīd, o El-Kasr-el-Gedīd, non sia altro che un secondo nome della fortezza di Gagliano, perchč non posso supporre che gli altri cronisti abbiano trascurato questa notabile vittoria ricordata dal Beladori; e perchč il detto Kasr č la sola piazza d'importanza ch'essi dicono presa nel califato di Motewakkel senza che se ne ritrovi il nome nella geografia di Sicilia.
| |
Attesta Nowairi Caussin De Perceval Di Gregorio Rerum Arabicarum Tum Abbās Veggasi Kasr-Gedīd Confrontinsi Ibn-el-Athīr Baiān Ibn-Khaldūn Histoire Afrique Sicile Castrogiovanni Beladori Leyde Motewakkel Castrogiovanni Gagliano Edrisi Sicilia Kasr-el-Hedīd El-Kasr-el-Gedīd Gagliano Beladori Kasr Motewakkel Sicilia Nowairi
|