Quanto alla data, che corre dal 1° settembre 859 al 31 agosto 860, la va a capello coi fatti ricordati da Ibn-el-Athîr; il quale al certo non segue rigorosamente la cronologia, quand'ei narra lo sbarco e la sconfitta del patrizio nello stesso anno 244, di cui non avanzavan che due mesi dopo la presa di Castrogiovanni.
(574) Grossa terra in Val di Mazara; oggi in provincia di Girgenti. Ha vestigia di un forte castello poco distante dal sito attuale della città. Il nome ai trova in Edrisi con lezione poco diversa. È evidentemente greco; forse dei tempi cristiani.
(575) L'un dei MSS. di Ibn-el-Athîr ha Ab ta; l'altre Aita; potendo bensì in entrambe mutarsi la prima a in qualsivoglia altra vocale. Cercando i nomi geografici che possano adattarsi a quei suoni, occorre in prima la classica voce d'Ibla, chè varie città di tal nome ebbe la Sicilia antica, nella regione tra levante e mezzodì, ancorchè di nessuna si conosca appunto il sito. Viene poi Avola, terra presso Siracusa, ch'è per certo l'Abola d'un diploma del 1149, e forse la Abolla di Stefano Bizantino. Ma non so comprendere la sollevazione di questa sola terra in Val di Noto, mentre tutte le altre che scossero il giogo stavano in un gruppo nel Val di Mazara, e Caltavuturo non era troppo lontana. Però vorrei aggiugnere una lettera, mutare i punti, e leggere Entella, fortezza antichissima di cui si veggono gli avanzi; e i Musulmani di Sicilia nel principio del XIII secolo vi si difesero lungamente contro Federigo II imperatore.
(576) Non trovo questo nome in Edrisi, nè alcuno somigliante, sia nei diplomi sia nella geografia d'oggi.
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