Veggasene il sunto in Ibn-Khaldûn, l. c., e l'anno vi si corregga 252, secondo un MS. di Tunis, che risponde qui alla cronologia degli altri annalisti.
(596) Ibn-el-Athîr, l. c.; Chronicon Cantabrigiense, l. c., che porta presa Noto la seconda volta il 6374, il quale anno coincide col 252 dell'egira dal 21 gennaio al 31 agosto 866.
(597) Confrontinsi: Ibn-el-Athîr, Ibn-Khaldûn, Chronicon Cantabrigiense, ll. cc. Quest'ultima porta la occupazione di Ragusa il 6375, che coincide col 252 dell'egira dal 1 settembre al 31 dicembre 866.
(598) Confrontinsi Ibn-el-Athîr e Ibn-Khaldûn, ll. cc., Baiân, tomo I, p. 108.
(599) Ibn-el-Athîr e Ibn-Khaldûn, ll. cc.
(600) Confrontinsi Ibn-el-Athîr, Baiân, ll. cc., e Ibn-Khaldûn, op. cit., p. 125.
(601) Ibn-el-Athîr, l. c. Ibn-Khaldûn con minore verosimiglianza dice che entrato Mohammed da un altro lato della città, la prima schiera lo credè aiuto che venisse ai nemici; onde si pose in fuga.
(602) In ambo i MSS. di Ibn-el-Athîr troviamo un nome senza punti diacritici, la cui prima lettera può essere b, t, th, n, i, la seconda r, la terza s ovvero sci, alla quale segua la terminazione femminile. Però non trovando nome antico che più si adatti a quei caratteri, leggo Tiracia, la quale si vuol che risponda a Randazzo. Quest'ultima è voce bizantina, probabilmente venuta da Rhendakês o Rhentachios, soprannome di un patrizio Sisinnio dei tempi di Leone Isaurico e d'un ricco ateniese parente del patrizio Niceta sotto l'imperatore romano Lecapeno, ricordati l'uno da Teofane, tomo I, p. 616; l'altra nella Continuazione di Teofane, lib.
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