Su di ciò non troviamo attestati positivi. Ma è verosimile, che non mancassero le terre decimali, acquistate sia per dissodamento, sia per partaggio. Le prime debbon supporsi rade e di poca estensione. Il partaggio fu al certo di maggiore importanza. Quantunque in Affrica fosse cominciata a seguirsi nel nono secolo la scuola di Malek, la quale attribuisce allo Stato le terre prese per forza d'armi63, pur non erano obbligatorie così fatte teorie, nè la scuola era riconosciuta da tutti i giuristi; e inoltre i principi aghlabiti, infino ad Ibrahim-ibn-Ahmed, poca o niuna autorità esercitarono su le milizie di Sicilia, le quali certamente amavano meglio il partaggio. Indi è da conchiudere che gli emiri pigliassero in demanio quando poteano, e, quando no, scompartissero i quattro quinti delle terre. Così credo si praticò alla resa di Palermo; il cui territorio, e forse di gran parte della provincia, fu tolto ai naturali, per esser tutti o fuggiti o fatti schiavi64. E veramente a partaggio accennano le discordie che immediatamente seguirono, composte a mala pena dagli Aghlabiti65. La resa a discrezione o presura per forza d'armi, si rinnovò poscia in varii luoghi, onde dovea portare il medesimo effetto. Le possessioni decimali poteano anco nascer da quelle lasciate per avventura in piena proprietà a Cristiani i cui figliuoli avessero professato poi l'islamismo; chè moltissimi il fecero nel nono secolo in Val di Mazara, e nel seguente in Val di Noto e parte del Val Demone. Nondimeno, com'è incerta la stipolazione della piena proprietà, e come l'interesse del governo e degli antichi Musulmani si opponeva a lasciar godere la franchigia ai novelli convertiti, così non sapremmo supporre frequente un tal caso.
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