Dal detto fin qui si comprende la origine dei due movimenti diversi, che cominciarono ad agitare la colonia di Sicilia, entro mezzo secolo dalla fondazione sua. L'uno era sforzo della colonia a governarsi dassč; e risolveasi in contrasti tra la nobiltā palermitana e i principi aghlabiti, per la elezione dell'emiro. Appartenendo all'emiro quella piena autoritā che abbiam detto, e non potendo cadere in mente del principe, nč dei coloni, nč dė niun Musulmano, di riformare la legge; ciascuna delle due parti cercava a por mano alla esecuzione: fare esercitare l'oficio di emiro da uom suo, e a comodo suo. Racchiudeasi in cotesta contesa quella di finanza: se la colonia dovesse pagar tributo o no; poichč il principe non avea ragione, che nei sopravanzi, e all'emiro stava di trovarne o non trovarne. Indi il principe eleggea lo emiro, e i coloni lo scacciavano; o costoro coglieano un pretesto di nominarlo, e il principe lo rimovea; nč potea durar la quiete.
L'altro movimento era la lotta tra gli Arabi e i Berberi. Oltre il partaggio delle terre al quale accennammo, oltre le vendette private che degeneravano in vendette di tribų, nacque verso la fine del nono secolo una causa perenne di lite. A misura che compieasi il conquisto dell'isola, mancava il bottino e cresceva il fei, o vogliam dire rendita militare. Per caso intervenne al medesimo tempo che le armi della dinastia macedone sforzassero a uscir di Calabria i Musulmani, Berberi in gran parte, come cel mostrano i nomi dei capi. I Berberi dunque delle tribų pių turbolente, quei che non amavano a vivere di agricoltura, doveano procacciar lo stipendio sul fei.
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