Quanto ad Ali, per rispondere all'apoteosi che ne faceano i suoi, i Khâregi a dirittura lo incolparono di peccato per l'accettato compromesso; e poco stante, per cagion di questo o d'altri atti di governo, lo chiarirono infedele in religione; alfine pubblicamente lo maledissero, per avere, combattendo contro di loro, messo a morte gli uomini da portar arme, fatto bottino dei beni e menato in cattività le donne e i fanciulli: crudel rigore di guerra, lecito solo contro Infedeli e non usato da Ali verso gli altri nemici musulmani. Quest'ultimo fatto prova che Ali tenne i Khâregi non solo ribelli, ma sì eretici. E veramente quei loro assiomi sì precisi di sovranità del popolo, tornavano a scisma secondo le idee musulmane; e a scisma tornava, secondo le idee di tutti i popoli, il dichiarar peccatore e infedele un pontefice, e affermare che le peccata gravi portassero a infedeltà208. Del resto ognun vede quanto semplice, e, direi quasi, pratica sia stata cotesta eresia, nata dalla schiatta arabica, al paragon delle sottilità straniere. Sursero poi novelle sètte kharegite più feroci in lor teorie rivoluzionarie e più speculative e audaci in punto di eresia; come portava da una mano la rabbia della persecuzione e la coscienza della propria debolezza, dall'altra il miscuglio coi forastieri. Ognun sa che Ali cadea sotto il pugnale dei Khâregi e che due altri despoti in erba ne campavano a mala pena. Il ramo kharegita detto dagli Azrâkiti, che poi levò tanto romore in Oriente, disse infedele chi dissimulava in parole o in opere trovandosi in pericolo, e chi non correva alla guerra sacra, quella cioè di lor setta contro ogni altra; e fe' lecito di uccidere fin le donne e bambini dei dissidenti; ma altri rami non arrivarono a tali estremi.
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