E il Mehdi ne congegnò una macchina produttrice di novelle derrate: il bottino, dico, e i prigioni che gli Slavi gli andassero a buscare in terraferma d'Italia359.
La prima frotta, passata d'Affrica in Sicilia su barcacce, piombava di notte a Reggio, nella state del novecentodiciotto; prendea la città senza contrasto360. Sopravvenne, del novecento ventiquattro, lo schiavo liberto slavo Mes'ud361, con venti galee; il quale occupò la rôcca di Sant'Agata, quella, credo io, presso Reggio362, e tornossene a Mehdia coi prigioni363. Assaporato il qual guadagno, il principe apprestò maggiore espedizione, affidata all'hâgib, o vogliam dir primo ministro, Abu-Ahmed-Gia'far-ibn-Obeid; il quale veniva il medesimo anno con armata poderosa a svernare in Sicilia364. Alla primavera del novecentoventicinque passò in Calabria; s'insignorì di Bruzzano365 e di molti altri luoghi; alfine andò ad osteggiare Oria, in Terra d'Otranto. Fazione importantissima, sanguinosa, notata nelle cronache cristiane con l'epigrafe: quest'anno, del mese di luglio, Oria fu presa366; se non che oggi l'attestato d'uno scrittore ebreo che vi fu fatto prigione dà precisamente il primo luglio367; ed un brano d'annali musulmani ci fa argomentare che si fossero ridotte in Oria le forze bizantine della Calabria, riparate le popolazioni d'un gran tratto di paese, sostenuto un assedio o almen mostrata la faccia a' nemici nell'assalto. Tanto significa il fatto che Gia'far v'uccise seimila combattenti, tra la battaglia e dopo, s'intende; che trassene diecimila prigioni e presevi un patrizio, il quale riscattava sè stesso e la città per cinquemila mithkâl d'oro368, o vogliam dir settantaduemila lire italiane369. Il capitan musulmano stipulò anco la tregua per tutta la Calabria, datigli statichi a sicurtà del tributo, lo stratego della provincia e un Leone vescovo di Sicilia370; coi quali ripartì per l'isola a' diciannove di luglio371. Par si fosse fermato il trattato a Taranto; poichè l'autore che testè citai, nato probabilmente in Calabria, il dotto medico Sciabtai Donolo, narra che preso ad Oria con molti altri Giudei, fu condotto a Taranto e quivi riscattato372. Giunto in Sicilia Gia'far significò immantinenti la vittoria al principe fatemita; indi gli recò egli stesso il bottino a Mehdia: fece ammonticchiare in una sala della reggia drappi di seta a disegni e colori373, gioielli, moneta e ogni roba di pregio.
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