Onoranza anche nuova a corte fatemita e di mal augurio; quando gli emīr-el-Omrā che posero in tanto vitupero il califato abbassida s'addimandavano per simil forma La Colonna, La Pietra angolare, La Spada, e che so altro, dell'impero. E per poco i Beni-abi-Hosein non copiarono il rimanente: chč gią il vecchio capitano mostrava fasto e superbia da re; nella corte, nella milizia stremava le spese per arricchire i Kutamii, e lor dava impunitą d'ogni licenza e d'ogni misfatto. Un eunuco di corte presto lo sgarņ, fondandosi in su gli stanziali turchi i quali spezzaron la boria ai Kotamii; onde Ibn-'Ammār fu deposto dal comando (997), onorato e tenuto in disparte per pochi anni; finchč il pupillo, che andava assaporando il sangue, (1000) lo fece assassinare807.
Parve cosa degna di nota che nel breve predominio d'Ibn-'Ammār ad un tempo reggessero, egli l'Egitto e il cugino Iūsuf la Sicilia808: sģ com'oggi vedremmo con maraviglia, due stretti parenti, l'uno gran vizir a Costantinopoli, l'altro pascią d'Egitto. Pertanto a tutti era gią manifesta la independenza della Sicilia; nč faceva specie che la corte fatemita, per procaccio, com'e' sembra, d'Ibn-'Ammār, desse a Iūsuf il privilegio di Thiket-ed-dawla che suona "Fidanza dell'impero."809 Nč solamente si noverava la Sicilia tra gli stati musulmani di momento in sul Mediterraneo, ma gli altri cominciavano ad invidiar sua sorte. Alla fama in arme che le avean dato i primi tre emiri kelbiti, s'aggiunse la prosperitą sotto i discendenti del kelbita cortigiano Mohammed, tra i quali segnalavasi questo Iūsuf.
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