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      Secondo tutti, fu Ansāri, cioč oriundo di Medina, e morģ il quattrocentocinquantacinque (1063), in Spagna, credo io, dov'egli si fosse rifuggito, lasciando la Sicilia quando caddero i Kelbiti, o in quel torno1228.
      Visse nella generazione seguente, e forse uscģ di Sicilia al conquisto, Abu-Amr-Othmān-ibn-Ali-ibn-Omar da Siracusa, discepolo d'Ibn-Fehhām in lettura e d'altri rinomati professori in tradizione, uomo di molta dottrina a giudizio del dotto Silefi che usņ con lui; autor di varie opere di lettura, grammatica e versificazione, linguista inoltre e poeta, il quale tenea scuola di lettura del Corano nella moschea d'Amru1229 al Cairo vecchio, verso la metą del duodecimo secolo1230. L'etą non sappiamo di Abu-Abd-Allah-Mohammed-ibn-Haiun, siciliano, che scrisse al dir di Casiri un'appendice alla Parafrasi poetica del Corano, di cui v'ha un codice all'Escuriale1231. Vengon poscia i Lettori che non lasciaron opere, tra i quali si ricorda Kholūf-ibn-Abd-Allah da Barca, dimorante in Sicilia alla metą del quinto secolo dell'egira, dotto nelle due parti della grammatica cioč forma e sintassi, non digiuno delle scienze filosofiche e morali, e buon poeta al dir di Dsehebi1232. Lettore e moralista Abu-l-Kāsim-Abd-er-Rahman-ibn-Abdel-Ghanī; lettori anco Abu-Bekr-'Atīk-ibn-Abd-Allah-ibn-Rahmūn della tribł di Khaulān, passata in Siria e Spagna nei primi conquisti degli Arabi, ed Abu-Hasan-Ali-ibn-Abd-el-Gebbār-ibn-Waddāni, il qual nome lo mostra oriundo d'Affrica. Tutti e tre poeti e vissuti nel decimo o undecimo secolo; i pochi versi dei quali, che trascrive Imād-ed-dīn, mi sembran di pulite forme, e battono su la instabilitą delle cose umane e consolazione delle sventure, tema grato ai Musulmani1233. Nella prima metą dell'undecimo secolo, levņ grido il Lettore siciliano Abu-Bekr-ibn-Nebt-el-'Orūk, sģ che un valente giovane spagnuolo, che poi meritņ importanti ofici in patria, tornando dalla Mecca e dall'Egitto dove avea compiuto gli studii, fermossi in Sicilia a ripigliare quei di lettura coranica con questo Abu-Bekr, e del dritto con Abd-el-Hakk-ibn-Harūn1234. Si ricorda infine tra i Lettori il grammatico, linguista e poeta Abn-Bekr-Mohammed-ibn-Abd-Allah che volentieri direi venuto d'Affrica in Sicilia1235, finito pazzo, se ben m'appongo a quel che ci narran di lui.


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Storia dei musulmani in Sicilia
Volume secondo
di Michele Amari
F. Le Monnier Firenze
1858 pagine 654

   





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