Avvenne un dģ ch'egli entrasse in una scuola, credo a Mźrw in Khorasān e di teologia1315, tenuta da Mohammed-ibn-Mansūr, Sem'āni; il quale cominciato a dettar la lezione, il Sottil Grammatico lo interruppe: "Non č com'ei dice; va scritto cosģ e cosģ." E Sem'āni ai discepoli: "Correggete a sua posta, ch'ei ne sa pił di me:" i quali obbedirono. Non guari dopo il Siciliano, rivolto a Sem'āni, "Signor mio," disse, "ho sbagliato, chč menda non v'era nel tuo dettato:" e quegli pacatamente: "Si rifaccia dunque come stava:" e finita la lezione, trovandosi solo con gli amici, ripigliņ: "Il Magrebino1316 mi sfidava per dirmene un sacco delle sue, com'ha fatto con gli altri; ma gli uscii di sotto; ed ecco che s'č condannato di bocca propria." Kattāni morģ a Ispahan, il cinquecento dodici (1148-9.) Ebbe a maestro in dritto il celebre siciliano Mohammed-ibn-Iūnis, e in grammatica un Ali-Haiūli, siciliano o dimorante nell'isola1317.
      Nella gioventł di Kattāni era trapassato in Sicilia un valente filologo secondo que' tempi, per nome, Abu-Ali-Hasan-ibn-Rescīk. Nacque l'anno mille a Msila d'Affrica, d'un liberto di schiatta greca o italica1318: il quale apparando al figlio la propria arte d'orafo, il mandņ insieme a scuola; e visto il pronto ingegno alla poesia ed alle lettere, gli assentģ d'andare a quindici anni, a Kairewān, antico emporio della cultura arabica. Dove Ibn-Rescīk guadagnņ dottrina, fama e stato. Un poema in lode di Moezz-ibn-Badīs lo fece entrare al servigio del principe1319; tenuto poscia tra i poeti di corte1320, e fatto segretario di guerra1321. Sino al limitare della vecchiezza, visse prosperamente a corte, tra gli studii, tra le amistą e nimistą letterarie ed alcun brutto costume, svelatoci dal Siciliano Abu-Abd-Allah-ibn-Seffār, erudito dabbene, il quale trovandosi al Kairewān, tutto lieto d'esser fatto intimo di Ibn-Rescīk, si trovņ terzo personaggio in una strana commedia1322.