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      Abd-el-Gebbār-ibn-Mohammed-ibn-Hamdis nacque in Siracusa (1056) di nobile famiglia della tribł di Azd, che prendea nome da un Hamdīs, capo himiarita ribellatosi (802) in Affrica contro Ibrahim-ibn-Aghlab1437. Cresciuto al romor delle armi normanne che gią infestavano il Val di Noto, Ibn-Hamdīs, pił che agli studii si diede a combattimenti, amori, festini, trincare; finchč un successo sul quale ei tocca e passa, credo avventura amorosa in nobil casato, sforzollo a fuggire1438 in Affrica il quattrocensettantuno (1078-79). Ma sdegnando i costumi delle tribł arabiche scatenate dall'Egitto su l'Africa propria1439, allettato altresģ dalla fama di Mo'tamid-ibn-Abbād, andņ a corte di Siviglia, ove fu accolto con onore e liberalitą1440. In quel ritrovo dei primi poeti contemporanei d'Occidente rifulse il genio d'Ibn-Hamdīs; non si corruppe in corte l'animo franco, liberale, pien d'amore del padre, della Sicilia, degli amici, della gloria, delle donne; d'ogni bellezza di natura e d'arte. Seguģ il principe nei campi com'uomo d'arme ch'egli era ed anco ne facea troppa mostra nei versi. Alla battaglia di Talavera (1086) abbattuto dal cavallo nei primi scontri che tornarono ad avvantaggio dei Cristiani, si sviluppņ gagliardamente, n'uscģ con la corazza tutta affrappata dai fendenti, pił che a sč stesso pensando al figlio giovinetto che combattea lģ presso con gran valore1441. Ma quando gli Almoravidi tornarono in Spagna da nemici; quando Mo'tamid fu spoglio del regno e d'ogni cosa, e scannatigli due figliuoli sotto gli occhi, e con le figlie mandato in catene ad Aghmat (1091), Ibn-Hamdīs passava in Affrica, andava a visitarlo nella prigione: dove fecero scambio di sante lagrime e versi mediocri1442. Tornatosi il poeta siciliano a Mehdia1443, saputa non guari dopo la morte di Mo'tamid (1095), soggiornņ parecchi anni nelle due corti di casa zīrita, avendo lasciato in lungo poema la descrizione d'un palagio di Mansūr principe hammadita di Bugia, aspro nemico degli Almoravidi1444; due Kaside in vita1445 ed un'elegia in morte di Iehia-ibn-Temīm (1116) principe di Mehdia1446; e le lodi di Ali-ibn-Iehia (1116-21) ed Hasan-ibn-Ali (1121-1148) saliti successivamente a quel trono1447. Scrisse la Storia di Algeziras1448. Rifinito dall'etą e dall'avversa fortuna, ch'ei s'assomigliava ad aquila che pił non voli e i figli le imbecchino il pasto1449, perduto il lume degli occhi, morģ di ramadhan cinquecentovenzette (luglio 1133), chi dice a Majorca, chi a Bugia, sepolto accanto al poeta spagnuolo Ibn-Labbāna, col quale avea gareggiato nella grazia di Mo'tamid a Siviglia e nel carcere1450.


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Storia dei musulmani in Sicilia
Volume secondo
di Michele Amari
F. Le Monnier Firenze
1858 pagine 654

   





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