Perciņ suppongo che Ahmed fosse stato scambiato una prima volta, e rieletto, dopo molti anni, verso il 287.
139 Chronicon Cantabrigiense, presso di Gregorio, Rerum Arabicarum, p. 43. La versione stampata porta: Anno 6407 commissum est pręlium in Franco Forth. Le due parole del testo, nelle quali parve di ravvisare questo nome geografico, sono sbagliate nelle edizioni di Caruso e Di Gregorio; poichč nel MS. originale, secondo la collazione che me ne ha fatto il cortese signor Power bibliotecario dell'universitą di Cambridge, si legge chiaramente la seconda voce mofāreka; e la prima, mancante di punti diacritici, si compone delle seguenti lettere: 1° f, ovvero k; 2° r; 3° b, t, th, ovvero i, n; 4° h, g, ovvero kh; 5° a. Badando alle sole radicali, non esito a dire che siano f, r, g con che si scrive il verbo fereg, "scindere, fendere;" e son certo che questa parola mal copiata o piuttosto male scritta in arabico dall'autore, greco di Sicilia, sia il plurale irregolare di un vocabolo che significasse "scissura;" proprio il greco ???????. Non lascia luogo a interpretarla altrimenti la voce precedente mofāreka, che si accorda grammaticalmente con questa, e che č l'aggettivo feminino cavato dalla terza forma del verbo ferek, "separare, disgregare." Si corregga dunque la versione: «L'anno 6407 varie fazioni guerreggiaron tra loro.»
Occorre di aggiugnere che il nome di Francoforte o altro simile non poteva esistere in Sicilia avanti i Normanni; e che non v'ha in oggi, nč v'č mai stato.
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