144 Traduco "vespro" la voce 'asr che indica una delle ore della preghiera, e risponde a ventun'ora, secondo l'antico modo italiano, cioč nei primi di settembre, e in Palermo, alle tre e mezza dopo mezzodģ. Veggansi le tavole delle ore delle preghiere musulmane alla latitudine del Cairo, presso Lane, Modern Egyptians, tomo I, p. 302.
      145 Il Baiān dice combattuta la giornata «alle porte della cittą;» il che si deve intendere fuori i sobborghi, poichč Ibn-el-Athīr dice occupati questi dopo la vittoria. Č da ricordarsi che la strada da Trapani a Palermo infino alla metą del XII secolo, e forse pił oltre, passava per Carini, come il mostrano gli itinerarii di Edrisi. Perņ dovea correre per una delle valli che fiancheggiano Monte Cuocio, e uscire alla pianura, sia tra Bocca di Falco e Baida, sia tra questa e la montagna di Petrazzi, lungo la linea della nuova strada da ruota di Torretta.
      146 Riscontrinsi: Ibn-el-Athīr, anno 287, MS. A, tomo II, fog. 167, seg.; e MS. di Bibars, fog. 123 recto, seg.; Baiān, tomo I, p. 125; Ibn-Khaldūn, Histoire de l'Afrique et de la Sicile, p. 132, seg.; Chronicon Cantabrigiense, p. 43; Giovanni Diacono di Napoli, Traslazione del corpo di San Severino, presso Gaetani, Vitę Sanctorum Siculorum, tomo II, p. 60, ripubblicato da Muratori, Rerum Italicarum Scriptores, tomo I, parte IIa, p. 269. Č maraviglioso lo accordo di Giovanni Diacono coi cronisti musulmani intorno la importanza dei fatti; e della Cronica di Cambridge, di origine greca, con Ibn-el-Athīr, su la data della battaglia di Palermo, che l'uno porta il 10 di ramadhān, e l'altro l'otto di settembre, che č appunto il riscontro del calendario cristiano col musulmano.