Nella Cronica di Cambridge l'anno č sbagliato dal copista che scrisse sifta (sei) in luogo di sena (anno), la qual voce differisce dalla prima per un sol punto diacritico. Cosģ vi si trova 6416 in luogo di 6410, cioč 908 in luogo di 902. Ma le altre testimonianze storiche non lascian dubbio su la vera lezione; e a ritrovarla basterebbe anco il calendario, perchč la Cronica di Cambridge espressamente dice presa Taormina la domenica primo d'agosto, il qual dģ incontrņ in domenica il 902, e non il 908. Il giorno designato da Ibn-el-Athīr, č il 22 scia'bān 289, che risponde esattamente al 1° agosto 902. La Cronica del Monastero di Volturno, presso Muratori, Rerum Italicarum Scriptores, tomo I, parte IIa, p. 415, accenna senza data la espugnazione di Taormina.
175 Johannes Diaconus, l. c. Č verosimile e perciņ non l'ho tolto via, quel vanto da cannibale che Ibrahim forse non intendeva di consumare. Nel Baiān, tomo I, p. 123, leggiamo che il 283 (896) egli avea fatto uccidere quindici persone a Taurgha nell'odierno Stato di Tripoli, e cuocerne le teste, come se volesse imbandirle a mensa; il che fu cagione che la pił parte del proprio esercito lo abbandonasse. Un MS. della Biblioteca di Bamberg, dello XI secolo, citato nell'opera di Pertz, Scriptores, tomo III, p. 548, in nota alla Cronica Salernitana, accenna il martirio di San Procopio, evidentemente compendiando e alterando la narrazione di Giovanni Diacono.
176 Nei varii MSS. d'Ibn-el-Athīr, Ibn-Khaldūn; e Nowairi questo nome si legge Bīkesc, Benfesc, Tīfesc, Minisc, Minis, e talvolta č scritto senza punti diacritici.
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