Il Caruso e gli orientalisti che lo aiutarono alla pubblicazione, lessero Tariain e interpretarono due tari. Ma oltrechč la voce tari si scriverebbe in arabico dirhem, il manoscritto ha chiaramente harbatain, che va letto kharrobatain, e significa due kharrobe, maniera di peso e di moneta, la cui denominazione pare tradotta dal latino siliqua. La moneta torna a 1/40 di dinār; e perņ 0,36 di lira italiana, L'oncia di sale costava dunque 0,72: probabilmente l'oncia romana, che fu in uso in Sicilia fin, dopo la dominazione musulmana e ne fa menzione Edrķsi. Secondo il valore che le dą Edrisi, non molto diverso da quello dell'antica oncia romana, tornerebbe all'incirca a 30 grammi.
327 Si confrontino: Chronicon Cantabrigiense, l. c., an. 6425 e 6426; Ibn-el-Athīr, l. c.; Baiān, e 'Arīb, an. 304, tomo I, p. 176; Ibn-Khaldūn, Histoire de l'Afrique et de la Sicile, p. 161, 162. Ibn-Khaldūn erroneamente suppone in Trapani la guerra che fu in Palermo. Il Nowairi, presso Di Gregorio, Rerum Arabicarum, p. 13, la confonde coi fatti di Girgenti. Il nome del nuovo emiro č scritto nella Cronica di Cambridge, Sālem soltanto; nel Baiān, Sālem-ibn-abi-Rāscid; in Ibn-Khaldūn, Sālem-ibn-Rāscid; nel Nowairi, Sālem-ibn-Ased-el-Kenāni. Credo si debba correggere Kotāmi; non essendo verosimile che il Mehdi avesse posto un arabo della tribł di Kināna, sopra le soldatesche della tribł berbera di Kotāma, lasciate in Sicilia.
328 Veggasi il Lib. II, cap. XI, pag. 440 e 458, seg.
329 Probabilmente eran di questi drappelli i Musulmani che insieme coi Napoletani uccisero trenta cittadini di Capua l'anno novecento cinque.
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