Ma Bālīs č nome d'una provincia tra il Sind e il Segestān, Geografia d'Edrisi, versione francese, I, 444, 449. Bālis o Bāles era picciola cittą su la sponda occidentale dell'Eufrate. Veggansi: Ibn-Haukal., MS. di Parigi, Suppl. Arabe, 885, fog. 85 recto; Edrisi, op. cit., I, 335; Jakūt, Merāsid, ediz, di Leyde, I, 122; Abulfeda, Geografia, testo arabo, ediz. di Parigi, p. 268. In Ispagna era cittą (Velez Blanco?) nella provincia di Begiāia e porto tra Alicante e Cartagena. (Edrisi, op. cit., tomo II, p. 14, 39.).
418 Lo stesso MS. ha M r nuh, Marineo, a 17 miglia da Palermo, sovrasta al fiume di Misilmeri, appunto su la strada per la quale doveano ritirarsi i Girgentini. Le due battaglie senza particolari di leggono in Ibn-el-Athīr, anno 325; e in Nowairi, presso Di Gregorio, p. 14, 15. Abulfeda, anno 325, dą appena un cenno della rivoluzione.
419 Cosģ la Cronica di Cambridge. Il Nowairi ha invece Ishāk-Bostāni (ossia il giardiniere) e Mohammed-ibn-Hamw. Probabilmente son le medesime persone. Ibn-Sebāia potrebbe essere il nome patronimico d'Ishāk soprannominato Il Giardiniere; ed Abu-Tār, il soprannome di Mohammed. Quanto al nome patronimico di quest'ultimo, forse va corretto Hammoweih, e sarebbe d'origine persiana. Il Martorana, tomo I, p. 88, e con lui il Wenrich, arbitrariamente danno i due primi come capi del tumulto del 17 settembre, e i due secondi di quello del 7 ottobre.
420 Cronica di Cambridge, op. cit., p. 48, anno 6446, e ve n'ha un cenno in Ibn-el-Athīr, anno 325, e in Nowairi, op. cit., p. 15.
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