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      I primi editori supplendo invece un'altra lettera scrissero Mi'ād "giorno prefisso" come si potrebbe tradurre. Ma questa voce oltrechč sarebbe insolita, imbroglierebbe il fatto or che Ibn-el-Athīr ci racconta l'ordine del tradimento palatino, e farebbe mancar la data del giorno; la quale non č probabile che il cronista avesse trascurata, mentre designava il giorno della settimana. Il Natale del 948 cadde appunto in lunedģ.
      471 Debbo avvertire che Ibn-el-Athīr dal quale tenghiamo i nomi, narra il tradimento, la cattura, la confiscazione, non il supplizio: il casato che dovrebbe trovarsi dopo il nome di Mohammed č lasciato in bianco in uno dei MSS., e manca al tutto negli altri due. La Cronica di Cambridge al contrario dice della uccisione dei «cōlti alla rete, tra i quali un Marisc (in inglese sarebbe Marīsh) e i suoi compagni.» Questo nome fu scritto dal traduttore inglese, Coreish; ma il codice dą chiarissima la iniziale m. Non l'ho scritto nel testo, parendomi soprannome e che debba indicare il capo della fazione, cioč Ismaele-ibn-Tabari; e ciņ sembra confermato dai significati della voce Marīsc dati dal Meminski, cioč "saetta impennata" e una specie di pomo. Marīs sarebbe dei nomi che si danno ai leone.
      472 Confrontinsi: Cronaca di Cambridge, ibn-el-Athīr, Ibn-Khaldūn, ll. cc.
      473 Si vegga il Libro IV, capitolo III.
      474 Capitolo X del presente Libro, p. 203-204 di questo volume.
      475 Non va in questo periodo l'autore anonimo della Vita di San Niceforo vescovo di Mileto di cui or or si dirą. Questo autore, probabilmente siciliano, visse nella seconda metą del decimo secolo.


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Storia dei musulmani in Sicilia
Volume secondo
di Michele Amari
F. Le Monnier Firenze
1858 pagine 654

   





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