Di che riprendendolo gli amici, rispose che avea a ufo dei 100 dīnar, poichč il quarto d'un rotolo di carne gli bastava una settimana. Il primo giorno, dicea, mangio il brodo delle ossa; il secondo quel dei tendini; dal terzo al sesto certi piatti di bietole mescolati or a fave, or a ceci, or a pastinache; e il settimo dģ la carne!
487 Ibn-Haukal, Journal Asiatique, vol. cit., p. 93.
488 Squarcio della vita di Ibn-Giolgiol (in francese Djoldjol) per Ibn-abi-Oseibia, testo e versione di M. Sacy, in appendice alla Rélation de l'Egypte par Abdallatif, p. 549, seg., e 493, seg.
489 Veggasi il Libro I, cap. VI, e Libro II, cap. II, nel volume primo, p. 149, seg., 253, seg.
490 Questo era soprannome. Il nome intero Abu-Sa'īd-Abd-es-Selām-ibn-Sa'īd-ibn-Habīb-ibn-Hasān-ibn-Helāl-ibn-Bekkār-ibn-Rebia', della tribł arabica di Tonūkh. Cosģ il Riādh-en-Nofūs, fog. 39 verso. Confrontisi Ibn-Khallikān, versione inglese, tomo II, p. 131.
491 Si vegga il cap. IX di questo III Libro nel presente volume, p. 188. La data della morte si argomenta dal posto dato a questa biografia nel Riādh-en-Nofūs, fog. 57 verso. Iehia-ibn-Omar spese seimila dīnar per lo studio della giurisprudenza. Andņ in Spagna, donde fu detto Andalosi; e in Oriente, dove fece, come tutti coloro che il poteano, un corso di lingua e poesia, dimorando nelle tende dei Beduini in Arabia. In cotesta peregrinazione scientifica, durata sette anni, consumņ quasi il suo avere. Riādh-en-Nofūs, l. c.
492 Riādh-en-Nofūs, fog. 79 recto.
493 Intendo non solamente copista, come suonerebbe tal voce nel medio evo, ma uom dotto che sovente compilava sul dettato dei maestri.
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