In ogni modo, la data del 16 febbraio che si legge nel Martorana ed è fedelmente copiata dal Wenrich, vien da un errore corso nella edizione del Di Gregorio, Rerum Arabicarum, p. 21, nota c. Secondo il Martorana e il Wenrich i ribelli furon parte Affricani e parte servi di Ali; ma pei primi i testi dicono precisamente Berberi, e pei secondi 'Abîd, ossia Schiavi negri; nè s'aggiugne che fossero schiavi di Ali, anzi il fatto li mostra soldati stanziali.
Non merita esame il fatto recato dal Rampoldi, Annali Musulmani, 1002, che l'emiro "Thajo dawla per la sua iniquissima amministrazione e le enormi sue crudeltà" fu deposto e sostituitogli il fratello Ahmed. È anacronismo della rivoluzione del 1019, che l'annalista senza accorgersene replica poi a suo luogo.
867 Ibn-el-Athîr e Nowairi, ll. cc.
868 Città su la catena degli Aurès; oggidì in provincia di Costantina.
869 El-zeug-el-baker "Coppia di buoi." Senza dubbio la superficie da lavorarsi in una stagione con un aratro. Si vegga il Lib. I, cap. VI, primo volume, p. 153, nota 1.
870 Si riscontrino Ibn-el-Athîr e Nowairi, ll. cc.; il primo dei quali adopera la voce generica ghallat "prodotti del suolo," e il secondo le due voci te'âm e themr, delle quali l'una qui significa frumento e l'altra il frutto degli alberi o arbusti, e però comprende le olive e le uve.
871 Ciò si ritrae chiaramente da Mawerdi, ediz. di Enger, p. 259 e 260. Quest'autore particolareggia i casi nei quali era permesso d'accrescere o diminuire il kharâg: cioè l'aumento o diminuzion di valore che non venisse da fatto del proprietario.
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