Per esempio si accresceva il kharâg, se un'acqua inopinatamente sorgesse da inaffiare il podere, e si diminuiva se un'acqua venisse meno; ma non si mutava, se la industria del possessore migliorasse, o la sua incuria facesse andar a male la coltura. Si vegga anche ciò che ne abbiam detto, Lib. III, cap. I, pag. 18, 19, del presente volume. Non si trattava al certo di terreni decimali ossia libera proprietà di Musulmani, nel qual caso la violazione sarebbe stata assai più grave. Non di poderi demaniali, poichè i nobili del giund non andavano al certo a coltivarli da affittaiuoli. Non di poderi dei Cristiani, poichè que' che se ne risentiron furono i Musulmani.
872 Si riscontrino: Ibn-el-Athîr, Abulfeda, Nowairi e Ibn-Khaldûn, ll. cc. Il primo dice che Gia'far "oppresse i suoi fratelli (in islam) e li trattò con superbia." Nowairi che "vilipese i Siciliani e gli sceikhi del paese, e li trattò con superbia."
873 Akhal (le lettere k ed h qui rendono non una ma due lettere diverse) significa uom da' cigli negrissimi da parer tinti col kohl. S'intenda dei cigli propriamente detti, non delle sopracciglia.
874 Si riscontrino: Ibn-el-Athîr, Abulfeda, Nowairi, Ibn-Khaldûn e Ibn-abi-Dinâr, ll. cc. Il palagio nel quale fu assediato Gia'far non sembra la cittadella detta la Khâlesa, ma l'antico castello degli emiri nel sito della reggia attuale, ovvero un palagio nella Khalesa. È da notare inoltre che Nowairi dice seguíto il tumulto il lunedì sei di moharrem; ma quel giorno risponde secondo il conto astronomico al mercoledì 13, e secondo il conto civile al giovedì 14 maggio.
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