Un errore, com'io lo credo, del MS. di Parigi ha portato poi M. Des Vergers a tradurre: "et citčrent en leur présence l'émir El-Akhal, qui fut décapité par leur ordre;" in vece di: "ed assediarono il loro emiro Akbal, il quale poi fu ucciso." La Vita di San Filareto, dianzi citata, della quale abbiam la sola versione latina, dice che Michele Paflagone mandņ l'esercito da Sicilia «tum ab ejus provincię Toparca, tum a Siculis nonnullis sępe rogatus;» e porta il fatto come gli Arabi: «Interim vero Barbarorum tyrannus, eo qui in Sicilia dominabatur per dolum sublato, bona illius omnia depredatus et in regnum quod ille administrabat invadens, nemine omnino obsistente, Panormi totiusque Sicilię potitur;» e poi narra l'impresa di Maniace. La voce Toparca, come ognun vede, č generica e bene appropriata secondo il linguaggio greco a designare un principe di picciolo stato.
      934 Nilo Monaco, Vita di San Filareto il giovane, presso Gaetani, Sanctorum Siculorum, tomo II, p. 114. Il biografo intese i fatti da San Filareto che in questo tempo avea 17 o 18 anni e morģ di 50. La quale testimonianza non ebbe sotto gli occhi il Martorana nč il Wenrich; e toglie ogni dubbio sul sincronismo delle due serie di fatti riferite l'una dagli Arabi e l'altra da Cedreno. Notai sopra come fossero certe d'altronde le date della prima chiamata dei due stranieri cioč Bizantini e Zīriti. Adesso aggiungo che va cancellata, come raddoppiamento di racconto, la chiamata dei Bizantini per Simsām-ed-Dawla e la seconda degli Zīriti per Abu-Kaab; e che l'emirato di Simsām va messo, non prima, ma dopo la guerra di Maniace.