(Citati varii squarci di poesie. La immaginaria impresa in Affrica è tolta dal combattere in Sicilia contro gli Affricani. Gli ottanta castelli son la più parte in aria; il re d'Affrica può dinotare Abd-Allah figliuolo di Moezz, alla battaglia di Traina.)
In una battaglia navale guadagnata da Aroldo sopra gli Affricani, i cadaveri degli uccisi son buttati su l'arena alle spiagge meridionali della Sicilia che son tinte di sangue. (Citata una poesia. Quest'episodio non si può affermare nè negare.)
Aroldo va con l'armata in Blaland (questo nome danno le saghe al paese dei Negri d'Affrica a mezzodì della Serkland, ossia Affrica Settentrionale), ove riporta altre vittorie e torna a Costantinopoli. Zoe gli domanda una ciocca di capelli, e che ricambio ei ne vuole si legga nella versione latina. Guarisce poi per miracolo una pazza; libera il paese vicino d'un gran dragone; va a combattere un'oste di Pagani ai confini dell'impero; vince con l'aiuto di Sant'Olaf che appare sopra un cavallo bianco; e per voto fabbrica una chiesa a Costantinopoli. (Non occorre notare che son tutte favole. Il caval bianco di Sant'Olaf, è lo stesso di Sant'Ignazio di Costantinopoli alla battaglia di Caltavuturo nell'882, Vol. I, p. 420, Lib. II, Cap. X, e di San Giorgio alla battaglia di Cerami nel 1063.)
Mandato su l'armata con Girgir a saccheggiare la Sicilia, prendevi quattro città. La prima, scavatavi sotto una mina, per la quale sbucò nel bel mezzo d'un palagio dove allegramente si banchettava. La seconda, molto più forte, non si potea avere per battaglia.
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