Argomento l'etą da quella del suo maestro Ibh-Fehhām, lodato di sopra, e del celebre tradizionista Silefi, morto il 1180, il quale al dir di Dsehebi conobbe Omar-ibn-Ali al Cairo Vecchio.
1231 Casiri, Bibliotheca Arabico-Hispana, tomo I, p. 501, trascritto dal Di Gregorio, Rerum Arabicarum, p. 237. Ma Casiri non dą in arabico nč il nome dell'autore, nč il titolo del libro. Dice il primo oriundo siciliano e nato a Ceuta, avendo letto al certo Sikilli e Sibti; che potrebbe significare "Siciliano stanziato a Centa" o al rovescio. Duolmi che le difficoltą dell'Escuriale e le mie, mi abbian tolto di andare a studiar questo Manoscritto, come ho fatto di tutte le altre opere d'Arabi siciliani.
1232 Op. cit., p. 644.
1233 Imād-ed-din, Kharīda, estratti dalla Dorra d'Ibn-Kattā', nella Biblioteca Arabo-Sicula, p. 597 e 592. Del primo abbiam due versi tolti da un'elegia ed un epigramma in altri due versi; del secondo due soli versi; ed altrettanti del terzo.
Ecco l'epigramma di 'Atīk, nella Kharīda, MS. di Parigi, fog. 46 verso, e del British Museum, f. 35 verso.
Non temer (il soggiorno) di un poderetto presso picciol paese; chč lą dove si respira, si mangerą.
Iddio scompartisce il nutrimento a tutte le creature, e il tribolarsene č da stolto.
1234 Ibn-Besckowāl, op. cit. all'articolo: Khelef-ibn-Ibrahim-ibn-Khelef, soprannominato Ibn-Hassār, il quale nacque il 427 e morģ il 511 (1036-1117).
1235 Ancorchč le due sorgenti della sua biografia lo chiamino entrambe Sikilli, pure Imād-ed-dīn lo mette tra i poeti dell'Africa propria, senza spiegare il perchč.
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