Sorella di 'Adīna in un nome del quale non partecipņ altro paese (del mondo), e cerca (se ne trovi),
Nome cui Dio illustrņ, accennandovi in forma di giuramento; - segui (dunque o principe) gli avvisi dei dotti; e, se nol vuoi, va pure a tentoni.
Soiuti aggiugne che le parole "cui Dio illustrņ ec." si riferiscano a quel verso del Corano (Sura XCV, vers. I), "(Giuro) per l'olivo e pel fico" deve, al dir di alcuni comentatori, quei due alberi sono nominati per eccellenza tra tutti i vegetabili; e secondo altri il primo allude a Gerusalemme, e il secondo a Damasco.
Quanto a 'Adīna, parmi si debba intendere Atene. Egli č vero che gli eruditi arabi sogliono scrivere altrimenti questo nome; egli č vero che la prima lettera del nostro testo, cioč l'ain, sia esclusivamente semitica e non soglia adoperarsi dagli Arabi nelle voci straniere. Ma la geografia arabica non offre altro nome che soddisfaccia al caso; ed Atene vi si adatta appuntino: nome dato ad onore di Minerva che recč l'olivo, onde quest'albero, in greco, si dice anco ???????.
Debbo qui avvertire che nel tradurre ī due versi ho seguito la felice interpretazione del professore Fleischer e la correzione sua al testo della Biblioteca Arabo-Sicula, p. 212. Non cosģ la lezione "Medina" ch'egli propone in vece di 'Adīna; parendomi che le condizioni supposte dal poeta non convengano punto all'antica Jathrib, poi detta Medinet-en-Nebi, ossia la cittą del Profeta.
1337 Gręce Sīcalea quod latine est ficum el olivam, leggesi nell'Anonymi Chronicon Siculum, presso Di Gregorio, Biblioteca Aragonese, tomo II, p. 121, e in Bartolomeo de Neocastro, op. cit., l, 115. Questa etimologia di ??????? da ???? ed ??????, non si trova negli scrittori greci nč anco dei bassi tempi.
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