I,a mattina si avvidero subito del forestiero; ed il gatto incominciò a far le fusa e la gallina a razzolare.
Che c'è?
- domandò la vecchietta, e si guardò attorno; ma perchè non ci vedeva bene, prese l'anitroccolo per una grossa anitra. "Ecco un buon guadagno!" - disse: "Così, potrò avere ova d'anitra. Pur che non sia un maschio... Bene, staremo a vedere."
E così l'anitroccolo fu preso a prova per tre settimane; ma ova non ne venivano.
Il gatto era il padrone di casa e la gallina la padrona; anzi, parlando, dicevano sempre: "Noi e il mondo," - perchè tra loro due credevano d'essere metà del mondo, e la metà migliore, naturalmente. All'anitroccolo pareva, a dir vero, che si potesse anche avere un'opinione diversa; ma, questo, la gallina non lo poteva tollerare.
Sai far l'ovo?
- domandava.
No.
E allora sta' zitto!
E il gatto domandava: "Sai far groppone? sai far le fusa? sai mandar fuori scintille?"
No.
E allora tu non puoi avere opinioni, quando la gente savia ragiona.
L'anitroccolo se ne stava in un cantuccio ed era di cattivo umore. Senza volere, pensava all'aria fresca, al sole, e gli veniva una tal voglia di tuffarsi nell'acqua, una tale smania di nuotare, che alla fine non potè resistere e la confidò alla gallina.
Che ti salta in mente?
- esclamò questa "Non hai niente da fare; epperò ti prendono così strane voglie. Se tu facessi l'ovo o le fusa, vedresti che ti passerebbero."
Ah, ma nuotare, che delizia!
replicava l'anitroccolo: "Che delizia rinfrescarsi il capo sott'acqua, e saltar giù dalla riva per tuffarsi!
| |
|