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      Al di fuori della cancellata, sull'orlo del fossetto, tra l'erba verde e folta, c'era una volta una margheritina, - sai bene, una piccola pratellina. Il sole splendeva su di essa tiepido e chiaro come sui grandi fiori di lusso dentro della cancellata; e così la pratellina cresceva a vista d'occhio, sin che una mattina si trovò in piena fioritura, con tutte le foglioline bianche e lucenti spiegate come raggi intorno al piccolo sole giallo del centro. A lei nemmeno passava per la mente d'essere un povero fiorellino disprezzato, cui nessuno avrebbe degnato di uno sguardo, là, tra mezzo l'erba; oh, no: era tutta contenta, si volgeva dalla parte del sole, guardava su ed ascoltava l'allodola che cantava, nell'alto. Si sentiva felice come se fosse stata festa grande, ed invece era un lunedì, e tutti i bambini erano alla scuola. E mentre essi, seduti sui loro banchi, imparavano tante cose, la margheritina se ne stava composta, sul suo piccolo stelo verde, ed imparava anch'essa, dal sole caldo e da tutto quanto la circondava, come sia buono il Signore; e godeva che l'allodoletta cantasse così bene e così chiaro tutto quello ch'essa sentiva dentro, confusamente, ma non sapeva dire. La pratellina guardava su, con un certo senso come di riverenza, al felice uccelletto, che sapeva cantare e volare; ma non era punto afflitta per non poter fare altrettanto. "Io vedo ed ascolto," - pensava: "ed il sole mi illumina, e la brezza mi bacia! Oh, quanto bene mi toccò in sorte!"
      Dietro alle sbarre della cancellata, stavano molti fiori impettiti ed aristocratici; tanto meno profumo mandavano, tanto più alto levavano il capo, superbamente.


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40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345