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      Il cadavere dell'allodola fu posto in una bella scatola rossa: doveva avere sepoltura regale, povero uccellino! Mentre viveva e cantava, lo dimenticarono, lo tennero in prigione e gli lasciarono mancare il necessario: ora, gli dedicavano tanto sfarzo e tante lacrime.
      Ma la zolla d'erba con la margheritina fu buttata tra la polvere della strada maestra: nessuno penṣ al fiore, che solo fra tutti aveva avuto compassione del povero uccellino, e avrebbe tanto desiderato di confortarlo!...
     
      LA CHIOCCIOLA E IL ROSAIO
     
      Intorno al giardino c'era tutta una siepe di nocciuoli; al di là della siepe, i campi e i prati, con le mucche e le pecore; nel mezzo del giardino, un bel rosaio in fiore; e a' piedi del rosaio, una chiocciola, la quale dentro non aveva poco, poichè era piena di sè.
      Aspettate che venga la mia volta!
      - diceva: "Faṛ ben di meglio, io, che dar rose, nocciuole o latte, come il rosaio, come i nocciuoli, come le mucche e le pecore."
      E da te, infatti, ci aspettavamo moltissimo!
      - diceva il rosaio: "Ma, se la domanda è lecita, quando ci farai tu vedere qualche cosa?"
      Io mi prendo tempo,
      - replicava la chiocciola: "Avete sempre furia, voialtri! E coś non eccitate la curiosità con l'aspettazione."
      L'anno dopo, la chiocciola stava circa allo stesso posto, al sole, sotto il rosaio; e il rosaio metteva da capo i bocciuoli, i quali fiorivano in rose sempre fresche, sempre nuove. La chiocciola striscị a mezzo fuor del guscio, stese le corna e poi le ritiṛ.
      Tutto come l'anno passato. Nessun progresso.


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40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345