Quanto avrebbe preferito i rossi fiori del suo giardinetto! Ma non c'era rimedio. "Addio!" - disse, e corse su, leggiera e pura come una bollicina d'aria, a traverso all'acqua.
Il sole era appena tramontato, quand'ella levò il capo dal mare; ma tutte le nubi erano ancora d'oro e di rosa; nel pallido cielo le stelle della sera luccicavano vivide e meravigliose; l'aria era mite e fresca; il mare, del tutto calmo. E c'era un grande bastimento a tre alberi, con una sola vela spiegata, perchè non tirava un alito di vento; e tutto all'ingiro, sulle sartie e sulle antenne, stavano i marinai. Sonavano e cantavano, e quando calò la sera, accesero centinaia di palloncini colorati, sì che sembrava che le bandiere di tutte le nazioni del mondo ondeggiassero nell'aria. La sirenetta nuotò subito verso la sala della nave, ed ogni volta che il mare la portava su, all'altezza dei finestrini, poteva vedere, a traverso al cristallo nitido e chiaro come specchio, molta gente vestita con grande pompa. Ma tra tutti spiccava il giovane Principe dagli occhi neri. Non poteva avere certo più di sedici anni; quel giorno era il suo natalizio, ed ecco il perchè di tutta quella festa. I marinai ballavano sopra coperta; e quando il Principe uscì dalla sala, cento razzi lavorati si alzarono per l'aria, facendo un chiarore come di giorno, così che la sirenetta diede un balzo impaurita, e si tuffò sott'acqua. Ma ben presto sporse di nuovo il capo, ed allora le parve che tutte le stelle del cielo le piovessero sopra.
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Principe Principe
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