Ah, povero me!
- sospirava Cecchino nel sacco; e si voltava e si rivoltava; ma era impossibile sciogliere la corda. In quella, passò di lì un vecchio pastore, coi capelli bianchi come la neve, il quale guidava una mandria di buoi e di vacche. Gli animali urtarono il sacco, che si rovesciò.
Ah, povero me!
- sospirò Cecchino: "Così giovane e dover andare diritto in Paradiso!"
Ed io, poveretto,
- disse il pastore, "che son tanto vecchio, e ancora non ci posso andare!"
Apri subito il sacco,
- gridò Cecchino: "ficcati dentro in vece mia, e andrai in Paradiso difilato."
Con tutto il cuore!
- disse il pastore; e slegò la bocca del sacco, da cui Cecchino saltò subito fuori.
E tu guardami le vacche,
- disse il pastore; e si ficcò nel sacco; e Cecchino legò la bocca per bene, e andò via con la mandria.
Poco dopo, Ceccone uscì di chiesa; si caricò di nuovo il sacco sulle spalle, ma gli parve divenuto più leggero; perchè il vecchio pastore pesava appena la metà di Cecchino.
Com'è alleggerito ora! Certo, è perchè sono entrato in chiesa a pregare.
Andò diritto al fiume, ch'era largo e profondo, gettò nell'acqua il sacco col vecchie pastore, e credendo fosse Cecchino, gli gridò dietro: "Rimanti costà. Ora non ti farai mai più beffe di me!"
E andò verso casa; ma, giunto ad un crocicchio, incontrò Cecchino, che parava le sue bestie.
Che affare è questo?
- gridò Ceccone: "O non ti ho affogato?"
Sì,
- rispose Cecchino; "mi hai gettato nel fiume che non sarà nemmeno mezz'ora."
Ma dove hai pescato tutte codeste vacche?
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