I piccioni, quelli sì, erano grossi, avevano certi riflessi lucenti, come di madreperla, e in qualche modo si avvicinavano ai galli-banderuola; ma erano grassi e stupidi, e tutte le loro aspirazioni si limitavano a riempire il ventre.
E poi, sono così noiosi a discorrerci...
- diceva Galletto Banderuola.
Anche gli uccelli di passo venivano a far visita al Galletto Banderuola, e gli raccontavano tante storie, di paesi lontani e di aeree carovane, storie terribili di briganti e di scontri con uccelli di rapina: e tutto ciò, da principio, lo divertiva abbastanza: ma oramai Galletto Banderuola sapeva che ripetevano sempre le stesse cose, e n'era ristucco.
Sono noiosi; tutto è noioso,
- diceva: "non mette conto di stare in compagnia con nessuno; sono tutti stupidi seccatori; tutti, quanti sono, in sino ad uno. Il mondo non val proprio nulla: chiacchiere, ciancie, e nient'altro!"
Galletto Banderuola era il vero tipo dello scettico, deluso, stanco della vita; e ciò l'avrebbe certo reso singolarmente amabile agli occhi della zucca, se l'avesse saputo; ma quella non aveva occhi se non per Galletto Massaro, ch'era capitato davvero nel suo cortile.
Il vento aveva buttato giù lo steccato, ma lampi e tuoni erano cessati.
Che vi è sembrato di quest'ultima chicchiriata?
- domandò Galletto Massaro alle sue galline ed a' suoi pulcini: "Era rozza, n'è vero? mancava di eleganza..."
Galline e pulcini si accamparono sul mucchio di fimo, ed il gallo andava su e giù, da vero cavaliere con gli sproni.
Pianta di giardino!
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